Spesso, questa scelta è dettata dalle metrature ridotte delle case moderne, che pongono al centro il cuore pulsante di tutta l’abitazione, la cucina, unita al soggiorno o al salone, in un unico grande ambiente, dove si raduna la famiglia e si accolgono gli amici.
Tante volte, però, proprio perché si tratta di una soluzione architettonica adottata solo negli ultimi anni, l’idea dell’openspace nella zona giorno si associa a uno stile di casa moderno, contemporaneo, minimalista. Ma chi, invece, preferisce comunque mantenere uno stile classico, almeno nell’arredo della cucina, può optare per questa soluzione o corre il rischio di creare fastidiose disarmonie col resto dell’arredo? Spesso, infatti, anche chi predilige arredare con uno stile moderno la zona giorno, opta per mobili più classici in cucina, con l’intento preciso di ricreare un ambiente caldo, tradizionale, accogliente.
Quando, però, gli ambienti non sono più divisi, vale sempre la regola dei due stili differenti o si è costretti a optare per un arredo moderno anche in cucina? In realtà non esiste una risposta univoca, poiché tante volte i due stili possono convivere armoniosamente, se non vengono espressi in maniera eccessiva ed esasperata. Si sa, infatti, che lo stile classico predilige gli ornamenti, gli intagli, i materiali come il legno, nelle sue tinte naturali o nel bianco, rispetto a quello moderno invece, che riduce tutto al minimalismo, si caratterizza per linee e forme pulite e squadrate e colori molto neutri.
Come si può, allora, abbinare una cucina classica a uno stile di casa moderno?
Le caratteristiche principali dei due stili di arredo
Chi non è esperto di interior design e non si avvale del supporto di un professionista per l’arredo della propria abitazione, a volte potrebbe non aver chiare in mente le distinzioni precise tra questi due stili di arredo.
Come già accennato, una cucina classica richiama i periodi passati, evoca un’atmosfera elegante, raffinata e calda e lo fa utilizzando principalmente il legno, come materiale tradizionale e pregiato tipico di un arredo classico. Lo stile classico, inoltre, lascia ampio spazio alle decorazioni, come modanature o cornici decorative sulle ante della dispensa o degli armadietti, maniglie in ceramica oppure ottone, piedini che sollevano da terra gli arredi. Difficilmente gli elettrodomestici sono a vista, in una cucina classica, e spesso il tavolo da pranzo è sormontato da un lampadario caratterizzato da forme classiche.
Al contrario, una cucina in stile moderno si differenzia da quella classica per la pulizia delle forme e la funzionalità degli arredi. Viene lasciato spazio a materiali quali il vetro, l’acciaio o persino il cemento, sia per i mobili che per le superfici di lavoro. I colori prediletti sono quelli netti e neutri, come grigio, bianco o persino nero. Le superfici dei mobili sono lisce, spesso non hanno maniglie, in alcuni casi sono laccate, ma sempre dalle linee semplici e lineari, senza fronzoli né ornamenti.
Tante volte gli elettrodomestici sono a vista, come il frigo color acciaio, che si impone nell’arredo di una cucina di moderna, soprattutto per il suo design essenziale.
Queste regole, però, non valgono solo per la cucina. Anche la zona giorno, in stile moderno, richiama materiali più freddi e linee pulite.
Come abbinare una cucina classica a un arredo moderno
Se in casa si opta per una zona giorno aperta, senza alcuna parete divisoria tra cucina e soggiorno, ma si vogliono mantenere comunque separati due stili di arredo, tra cucina classica e soggiorno moderno, basta solo seguire qualche accorgimento.
Non è detto, infatti, che queste due tipologie di arredo debbano per forza essere contrapposte tra loro. Esistono delle buone vie di mezzo che possono convivere armoniosamente tra loro, se si rinuncia a qualche ornamento nella cucina classica e si cerca di mantenere comunque un’atmosfera calda anche nello stile moderno.
Si può infatti ricreare comuqnue un filo conduttore tra i due ambienti differenti, scegliendo, ad esempio, una palette di colori comune, come beige, grigio, bianco, valorizzati da tessuti colorati.
Stessa regola può valere anche per i materiali, se si pensa ad esempio, di utilizzare mobili in legno massello per la cucina, sormontati comunque da superfici in acciaio ed elettrodomestici a vista.
Un ruolo molto importante, infine, può essere giocato dall’illuminazione, optando per punti luce caldi e diffusi in tutto lo spazio, che facciano risaltare i due ambienti differenti, senza creare contrasti o separazioni nette. Può essere il caso di una lampada a sospensione sul tavolo della cucina, ma anche di faretti diffusi in tutto l’ambiente.
Anche gli accessori giocano un ruolo determinante, come cuscini, suppellettili, tende, quadri, che strizzino l’occhio a entrambi gli stili e ricreino un armonioso filo conduttore tra i due ambienti.