Cos’è l’origami di carta
Come abbiamo detto, l’origami è l’arte di piegare la carta. Il termine deriva dal giapponese “ori” e “kami” che significano rispettivamente, “piegare” e “carta”. La sua origine non ha una data precisa, ma si può collocare al 105 d.C. In questo periodo infatti, è datata l’invenzione della carta, che però veniva utilizzata esclusivamente per creare oggetti simbolici e non per giocare, in quanto era considerato un materiale davvero prezioso.
L’arte, oggi diffusa in tutto il mondo, diventa un hobby a partire dal XVII secolo, quando alcuni appassionati, creano, piegando la carta, semplici oggetti. Fu però dopo la seconda guerra mondiale, che l’origami diventa una vera e propria arte. In Europa, l’origami nasce intorno alla metà del 1800, grazie ad uno spettacolo di un prestigiatore asiatico, che iniziò a raggruppare a poco poco, curiosi interessati.
Si deve invece al filosofo tedesco, Friedrich Froebel, il riconoscimento di quest’arte, all’interno di molte scuole, in quanto il “piegare la carta” per creare un oggetto, semplice o complicato che sia, stimola la crescita, non solo intellettuale, ma anche psichica dei più piccoli.
In questa guida, dopo qualche cenno storico, parleremo dei diversi materiali che si utilizzano e delle principali pieghe per realizzare qualsiasi tipo di oggetto.
Dai più semplici, quali la barchetta o il cappellino, ai più complicati, come possono essere un salotto, un tubetto da dentifricio, svariati animali, per poi proseguire con gli addobbi natalizi, con le bambole, con il bicchiere e la cannuccia al seguito, e via via tutto ciò che la fantasia ci propone. Sempre tante le creazioni di appassionati che utilizzando semplicemente carta, inventano sempre nuove pieghe e nuovi oggetti.
Materiali necessari
Per creare gli origami, serve ovviamente carta, in quanto l’arte è basata proprio sul modo di piegare questo materiale e renderlo un oggetto. La carta più utilizzata e comunque consigliata ai principianti è la classica carta per fotocopie, alla portata di tutte le tasche.
Sempre per cominciare i primi passi verso l’origami o costruire qualcosa solo per curiosità si possono utilizzare anche i comuni fogli di quaderni. Vanno bene anche la carta da pacco e la carta per stampare. Tutti questi tipi di carta devono comunque avere dei requisiti fondamentali per poter eseguire l’origami. Devono essere fogli leggeri di spessore, lisci e resistenti alle molteplici pieghe che verranno fatte.
Ecco perché, determinate carte non si possono utilizzare, e parliamo in particolar modo di carta crespa e carta velina, in quanto sono troppo “morbide” e non è possibile stabilizzare le pieghe. Tuttavia, anche il cartoncino non è adatto, in quanto al contrario delle due precedenti descritte, risulta difficile fare più pieghe per ottenere l’oggetto desiderato.
Una volta sicuri che l’origami vi intriga e che volete passare ad un livello superiore, potete azzardare di acquistare altri tipi di carta, a prezzi diversi dalla comune risma che troviamo in vendita presso qualsiasi cartolibreria.
Carte speciali per origami invece, sono in vendita su internet e nei negozi specializzati di modellismo. Si tratta di una carta bicolore, composta da una parte incolore (bianca) e dall’altra colorata. Questo tipo di carta viene utilizzata per creare oggetti a cui si voglia dare un’impronta reale. Carte speciali per origami sono anche la carta sandwich e la carta washi.
La prima, come dice la parola stessa, sembra un panino, quindi si ottiene sovrapponendo tanti fogli di carta velina e di carta da cucina, la classica di alluminio. Questo tipo di materiale è destinato agli esperti del settore, così come la carta washi. Quest’ultima, utilizzata per oggetti di semplice costruzione, ha la caratteristica di non essere troppo a portata di tutti, in fatto di prezzo.
Si tratta infatti di un delicatissimo tipo di carta fatta mano e prodotta in Giappone. Si presenta con diversi disegni che ricordano il kimono, tenuta giapponese di arti marziali. Altri tipi di carta per la realizzazione dell’origami sono: la carta metallizzata , la carta da legatoria colorata e la carta pergamena.
Per acquistare via internet vi consiglio i seguenti siti:
Pieghe e tecniche di base degli Origami
Se volete cimentarvi con questa forma d’arte, la prima cosa da fare è prendere confidenza con un foglio di carta, esclusivamente di forma quadrata. Bisogna imparare poi le principali pieghe e le tecniche di base.
Se utilizzate il foglio colorato, ricordatevi che a fine di un ottimo risultato, la parte colorata deve guardare il piano di lavoro. Anche per la realizzazione di oggetti semplici, occorre leggere con attenzione e calma, le istruzioni e guardare bene la rappresentazione fotografica.
Una tecnica da eseguire per la perfetta riuscita dell’origami, è quella delle tracce, aspetto molte volte sottovalutato. In realtà, è il passo base ed essenziale per impadronirsi dell’origami. Le cosiddette “tracce” sono le prime pieghe che si fanno. Per intenderci, avremo una traccia centrale, che è quella che si ottiene piegando il foglio in diagonale e poi riaperto.
Si tratta, verosimilmente, di un punto di riferimento, su cui fare cadere le successive pieghe. La traccia secondaria è ancora più importante della traccia centrale. Rappresenta infatti, un punto di riferimento per le “pieghe sulle pieghe”, chiamate in gergo “contropieghe”.
Passiamo ora alle pieghe che si incontrano più spesso nel corso di realizzazione. Tutte, combinate tra di loro in modo diverso, danno vita a qualsiasi oggetto.
- Piega a valle
Si ottiene piegando il foglio verso di noi, ed una delle pieghe che si utilizza praticamente sempre. - Piega a monte
Si ottiene piegando la carta verso l’interno, esattamente il contrario della piega a valle. - Piega a fisarmonica
Denominata anche “doppia piega semplice” si ottiene dalla fusione della piega a valle e da una successiva piega a monte. - Piega a libro
Si ottiene piegando il foglio già avanzato da altre pieghe, con una piega a valle. - Contropiega
Per poter eseguire questo tipo di piega, bisogna conoscere e saper fare le tracce. La contropiega infatti, si esegue dopo aver realizzato la traccia centrale o la traccia secondaria.
Importanti, sono anche le forme di base. Per realizzare qualsiasi tipo di oggetto, si parte sempre da una forma predefinita, e standard per diversi modelli di origami. Le principali basi sono: la base aquilone, la base pesce, la base fiore, la base quadrata e triangolare. Tutte si ottengono con poche mosse, quasi sempre con la combinazione di pieghe a valle.
Approfondire
Per potersi avvicinare meglio a quest’arte, vi consiglio:
- Origami d’Auria – http://www.origamidauria.it
- All’indirizzo www.origami-cdo.it/ospiti/magazzino/libricarrello.asp troverete invece, un catalogo completo per quanto riguarda i libri, acquistabili solo se vi iscrivete come soci.
Ciao a tutti! Sono parecchio interessato all’argomento origami e in generale alla capacità della carta di assumere, attraverso piegature ragionate, qualsiasi tipo di forma.
Studio presso la facoltà di architettura di Alghero (Sardegna), precisamente frequento il corso di design; sono all’ultimo anno e a breve dovrò discutere la tesi.
L’argomento è in breve l’utilizzo della terza dimensione per rafforzare l’impatto visivo e comunicativo della grafica e la tecnica dell’origami ci entra a pieno! Volevo sapere se è possibile avere il contatto di David Derudas, mi piacerebbe tanto scambiare due chiacchiere con lui e sapere qualcosa di più sul suo lavoro.
Ringraziandovi aspetto notizie,
Matteo
con enorme ritardo un mio amico mi fa notare questo tuo appello… sempre che ti interessi ancora scrivimi pure a david.derudas@gmail.com
Ciao
David
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Ciao.io sono una ragazzina di 13 anni e non resisto alla carta.ora sono ancora piccola quindi mi limito a creare da you tube ma prima o poi spero che mi vengano cose fantastiche.