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tassello chimico: come si usa

Che cos’è il tassello chimico

Tassello chimico è la dicitura comune per l’ancoraggio chimico: si tratta di un fissaggio chimico e non meccanico di una barra metallica all’interno della muratura. In genere per fissare barre del genere viene praticato un foro e incastrate nel muro, l’idea del tassello chimico è quella di fissare tramite l’uso di materiali collosi che garantiscano una certa resistenza e una lunga durata.
I requisiti del materiale che si va applicare sono la resistenza meccanica e la velocità di indurimento che debba però essere omogenea a tutta la massa applicata.

Tipologie di resina utilizzate per il tassello chimico

Le diverse resine utilizzate per l’ancoraggio chimico sono differenziate per la resistenza di cui si ha bisogno e il tipo di applicazione. Possiamo trovare diverse resine, come quelle in poliesterevinilestereepossidiche o in fibra di vetro.

Le resine in poliestere sono le più utilizzate per il buon rapporto qualità prezzo ma non possono essere applicate sul calcestruzzo umido, quindi sono preferite per lavori artigianali o di bassa resistenza.

Le resine in vinilestere sono dotate di maggior resistenza meccanica e non hanno difetti con il calcestruzzo umido. Pertanto sono utilizzate nell’edilizia e nella carpenteria pesante.

Le resine epossidiche sono ancora migliori rispetto alle precedenti in quanto a resistenza meccanica e sono dotate di una migliore adesione su fori eseguiti con carotatrici ma hanno il difetto di avere tempi di indurimento molto maggiori. Proprio per questi motivi, unito al fatto che la loro consistenza sia molto liquida, queste resine sono utilizzate soprattutto per il fissaggio in fori lunghi, dove la loro fluidità dona la sicurezza di raggiungere tutti gli spazi.

Spesso l’applicazione delle resine avviene per mezzo di pistole con erogatore con beccuccio per l’applicazione.

Funzionamento del tassello chimico e posa dell’ancorante chimico

Il funzionamento del tassello chimico è completamente diverso rispetto a quello meccanico. Il tassello meccanico infatti agisce per espansione, assicurando resa e tenuta solo con la pressione esercitata sulle pareti del foro circostanti. Con il tassello chimico, oltre all’espansione, la resina funge da collante per fissare meglio e con più resistenza. Inoltre l’uso di un tassello a rete può aumentare le caratteristiche di resistenza.

Come si usa il tassello chimico? Ci sono diversi metodi e su siti specializzati come bricoportale.it potrete trovare diverse guide all’uso.

tasselli chimici sono costituiti da una resina e da un catalizzatore in due sedi separate all’interno della cartuccia. Quando viene erogato dalla pistola, i due componenti si miscelano e vengono applicati. Alcuni hanno una fiala che va inserita nel foro e va rotta con l’inserimento della barra di fissaggio. Quando i due prodotti entrano in contatto, la reazione chimica ha inizio dando il via alla reazione di indurimento.

Prima di applicare il prodotto, la prima parte va scartata perché non è ben miscelata e non garantirebbe l’effetto desiderato. L’applicazione va fatta dal fondo verso l’esterno del foro con leggere rotazioni fino a farla uscire dal foro. La fiala invece va inserita nel foro dopo la pulizia dalle scorie.

Scelta del tipo di ancoraggio

Perché scegliere un tassello chimico rispetto a quello meccanico? La scelta di uno rispetto ad un altro, dipende da vari fattori. A iniziare dalla tipologia dei materiali da utilizzare e sul substrato su cui si va ad applicare e il carico che l’ancoraggio dovrà mantenere. Bisogna considerare anche le condizioni ambientali perché possono influire sulla presa e la resistenza dell’ancoraggio.

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